Tra pregiudizi e verità. Quando si pensa a Parigi facilmente la mente va alle definizioni più dispregiative per quanto riguarda il comportamento altezzoso e scontroso dei suoi abitanti, ma non dimentichiamo che il grande flusso di turisti spesso mette a dura prova la pazienza dei cittadini di qualsiasi parte del mondo. Il carattere parigino, soprattutto nei quartieri più alti della città, come Luxembourg e Saint-Germain può essere snervante, ma tanto attraente per la sua fastidiosa eleganza. A Parigi è molto amato l ’utilizzo della lingua francese e sforzarsi di accennare qualche semplice parole con uno dei suoi abitanti, favorirà l’avvicinamento sempre più cordiale per un’informazione o per un semplice scambio di idee.
Mille baci. Tra le abitudini di maggiore frequenza che descrivono una buona educazione c’è il saluto a qualsiasi ora del giorno, se la prima volta che ci si incontra, con un semplice Bonjour madame/monsieur e, una volta che si è stretta conoscenza, lo scambio di 3-4 baci sulle guance anche per il congedo.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, lo stile casual in uomini e donne, è sempre gradito se molto curato. Non si bada necessariamente alle grandi griffes, ma uno stile ben definito anche se dalle marche semplici, come le gettonatissime Zara, Promod e H&M, sarà sempre apprezzato se perfetto nei dettagli.
La lingua francese è un bene a cui il popolo è davvero legato e lo difende spingendo di farsi comprendere con le proprie forze pur di non sforare nel popolare inglese. Il francese moderno nasce dall’unione di due storici dialetti parlati dal nord e dal sud del Paese: la langue d’oil, che deriva dal vernacolo parlato a nord della Loira, e la langue d’oc appartenente al mondo occitano del sud della Francia. A scuola si insegna e si parla il francese come lingua pura, ma alcune regioni hanno deciso di mantenere anche l’utilizzo della lingua tradizionale di provenienza. Nel nord della Francia si parla il bretone, come nel sud si usa ancora il provenzale anche se considerato di nicchia.
Il Verlan è il linguaggio segreto dei giovani, dal carattere piuttosto elitario che si è sviluppato nei sobborghi di Parigi a partire dagli anni ’80 e che ha attualmente guadagnato posto nei migliori dizionari di lingua francese. Il linguaggio parlato ora dalla Parigi alla moda, branché, funziona nel porre la parola spezzata in posizione inversa. Esempio: musique, musica anche se di difficile comprensione sarà per il verlan sicmu come prevede la traslitterazione dei suoni.
Vediamo se avete capito: Jourbon mes amis!